venerdì 25 gennaio 2008

PIANO DE GENNARO

Il nostro interesse si concentra sul piano proposto dal SUPERcommissario De Gennaro che in 120 giorni dovrebbe traghettare la Campania fuori dalle secche in cui isuoi predecessori l'hanno abbandonata.
Il piano predisposto dal Prefetto Pansa prevedeva la realizzazione di una discarica per ciascuna provincia (da attivare entro il 20 Dicembre 2007) e un sito di stoccaggio per le ecoballe (non ECO) prodotte dai CDR della Campania.
In Provincia di Caserta il sito indicato per la discarica era CENTO MOGGI - comune di Pignataro Maggiore- e quello indicato per lo stoccaggio delle balle era CARABOTTOLI -Comune di Carinola-. Nessuna delle due indicazioni sono state seguite da De Gennaro. Evidentemente, almeno ci piace pensarlo, è stato preso nella giusta considerazione l'inesorabile danno per la collettività che scaturiva da tali scelte.
IL PIANO RIFIUTI
SECONDO DE GENNARO
Sei siti per raccogliere un milione di tonnellate di spazzatura e le ecoballe prodotte; tre mesi di tempo per riconvertire i "Cdr" (Combustibile derivato dai rifiuti) i sistemi, cioé, che producono le ecoballe e che, allo stato, le producono in modo inadeguato al loro utilizzo nei termovalorizzatori. Sono i punti cardine del piano che il supercommissario Gianni De Gennaro ha presentato per uscire dall'emergenza rifiuti in Campania.
I SITI
discariche di Difesa Grande, Villaricca, Treponti di Montesarchio, che riapriranno. I siti di stoccaggio saranno invece a Marigliano, Pianura e Ferrandelle. Per Pianura, il luogo sarà fuori dalla discarica e solo per deposito di ecoballe, attuando protocolli per l'inertizzazione.
Questa la situazione inizialmente dichiarata. Ma nel prosieguo il piano ha visto una rimodulazione e Pianura è definitivamente uscita dai programmi commissariali.
COSI' PARLO'
DE GENNARO
"Lo sa come misuro il mio tempo a Napoli? In tonnellate. Ogni minuto che perdo, 5 tonnellate in più sul disastro". Lo dice in una intervista a Repubblica il commissario per l'emergenza rifiuti, Gianni De Gennaro, analizzando la situazione nella regione. Il commissario traduce in numeri l'intero problema della Campania, dove si producono 7.200 tonnellate al giorno di rifiuti, cui si aggiungono le 250 mila che sono ferme su strada o sui camion. "Quelle 7.200 tonnellate giornaliere - dice De Gennaro - divise per 24 ore, e poi per 60 minuti, danno esattamente 5 tonnellate al minuto".
"Per questo - prosegue - raccomando ai sindaci: collaborate non serve alzare i muri. Ai cittadini dico: fatemi ogni domanda, esporrò fino alla nausea la ratio del mio piano, ma non chiedetemi di rispondere del passato. Non c'è tempo di fermarsi. Queste scelte, ora, non si discutono. Si spiegano ma poi si attuano. Non ci possiamo permettere soste". "Io sono un prefetto, il mio mestiere è l'emergenza. Qui fuori, per me, - aggiunge - è come se ci fosse il terremoto. Il mio obiettivo è portare un pezzo del Paese Italia, peraltro straordinario e a me caro, fuori dal disastro. Mi si dice: 'ma guardi che qui doveva venire il teatro dell'Opera, ce l'avevano promesso', 'Ma qui era prevista una fontana'. Amico caro, rispondo, c'è il terremoto. Lo vede anche lei: emergenza. Io la capisco, capisca me. E' il bene di tutti". (24 gennaio 2008)




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